mercoledì 20 febbraio 2008

La parola scritta m’ha insegnato ad ascoltar la voce umana

La parola scritta m’ha insegnato ad ascoltar la voce umana, press’a poco come gli atteggiamenti maestosi e immoti delle statue m’hanno insegnato ad apprezzare i gesti degli uomini. Viceversa, con l’andar del tempo, la vita m’ha chiarito i libri (p.22).

1 commento:

Max ha detto...

Per rompere il ghiaccio, provo a spiegare perché mi colpisce il brano citato in questo post. È il confronto tra questi due mondi paralleli, da un lato quello della parola scritta, cioè dei libri, e dall’altro potremmo dire quello della parola parlata, della voce, dei contatti umani, della vita vissuta.
Quando scelgo un libro da leggere, quando trovo un libro che mi piace, mi esalto nel ritrovare tra le righe uno spunto di riflessione, nel segnare in quella pagina proprio quella frase che sento mia, che mi è capitato di pensare, più o meno negli stessi termini. La definirei l’ebbrezza di scoprire che poi libri e vita non sono così lontani, assolutamente. Certo, dipende da che libri leggi, e da che vita fai. Ma leggere di sicuro è una continua ricerca.