mercoledì 20 febbraio 2008

La parola scritta m’ha insegnato ad ascoltar la voce umana

La parola scritta m’ha insegnato ad ascoltar la voce umana, press’a poco come gli atteggiamenti maestosi e immoti delle statue m’hanno insegnato ad apprezzare i gesti degli uomini. Viceversa, con l’andar del tempo, la vita m’ha chiarito i libri (p.22).

La cena di Febbraio

La cena di Febbraio è stata dedicata alla lettura de Le Memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar.
Nelle prossime settimane, da qui alla prossima cena letteraria, verranno ripresi alcuni passi degni di nota. La possibilità di commento è aperta a tutti (compatibilmente con le regole della netiquette), anche ai non appartenenti alla “setta” :) delle cene letterarie in carne e ossa.
Il riferimento ai numeri di pagina è basato sull'edizione pubblicata da Einaudi nel 2002.

La cena di Marzo

Il libro scelto per la cena letteraria di Marzo è Il Tao della Fisica, di F. Capra.

Che cos'è una cena letteraria

Questo blog nasce come punto d’incontro digitale di un gruppo di persone reali, un gruppo di amici che una volta al mese, a Roma, si incontrano per parlare di libri.
Un piccolo esperimento sociale per scoprire, o ri-scoprire, l’emozione di condividere pensieri, idee, riflessioni suscitate dalla comune lettura di un libro, scelto di comune accordo.
Solitamente, quando ci capita di parlare a qualcun altro di un libro che abbiamo appena letto e che ci è piaciuto molto, l’altra persona riesce a seguire il nostro racconto solo fino ad un certo punto. E questo per due motivi: o perché non ha mai letto il libro in questione, e quindi non può cogliere tutte le sfumature del nostro discorso, oppure perché l’ha letto, ma da troppo tempo per poterne parlare in maniera approfondita.
L’idea delle Cene Letterarie nasce da questa necessità: andare oltre, cercare di condividere, interagire, aggiungere nuovo significato alle letture fatte.
Ingredienti necessari: persone stimolanti, in grado di poter leggere un libro e discuterne, una casa offerta da qualcuno del gruppo, una cenetta organizzata collettivamente, assolutamente un po’ di vino per ispirare i commensali/letterati.
Una serata spensierata, e allo stesso tempo diversa dal solito. Da preparare in un mese di lettura (la distanza tra un appuntamento e l’altro), e da improvvisare la sera della cena, in base ai discorsi, alla discussione che si sviluppa e che porta a condividere, a partecipare alla creazione di senso, di ciò che ogni commensale ha cercato e trovato in quel libro.
Una cena letteraria.